Un gruppo di amici e professionisti della montagna.
Suggestiva escursione nella riserva regionale delle Gole del Salinello ideale per chi cerca un’esperienza tra natura, storia e spiritualità.
SCHEDA TECNICA
Difficoltà: EE
Dislivello: 500 m
Sviluppo: 10 km
Durata: 4 ore a/r
NOTE
Si raccomanda di venire muniti di scarpe da trekking alte e bastoncini.
Portare nello zaino delle scarpe da scoglio o scarpe da tennis vecchie che potranno servire per l’attraversamento del fiume.
I partecipanti dovranno portare con sé un caschetto, utile ad affrontare i punti esposti in sicurezza. Lo stesso verrà fornito gratuitamente dalla Compagnia delle Guide per chi non lo avesse.
Chi desidera fare il bagno al fiume può venire munito di costume e telo.
DESCRIZIONE
Partendo nei pressi dell’abitato di Ripe prenderemo il sentiero 418 che risale a mezza costa sul versante delle gole che si sviluppa verso il Monte Foltrone. A inizio percorso ci imbatteremo con un’antica caciara perfettamente conservata (l’unica presente sulla montagna di Campli). Durante il cammino incontreremo diversi affacci sulle gole del Salinello: particolarmente suggestiva la vista sull’eremo di Santa Maria Scalena, ubicato sulla parete antistante che degrada a picco sul Salinello.
Dopo circa un’ora di cammino arriveremo al “belvedere”, uno spettacolare affaccio sulle gole. Da qui inizieremo a scendere per un ripido sentiero che in circa 20 minuti ci condurrà nei pressi dell’eremo. Per accedere alla cavità dovremo passare per una piccola strettoia aiutandoci con un cavo fisso.
L’Eremo, pur nell’estrema povertà di ciò che è rimasto, conserva bene i segni della presenza eremitica. E’ un luogo particolarmente suggestivo, carico di energia e spiritualità
Dopo una sosta riprenderemo il cammino per scendere alle gole del Salinello: in circa 40 minuti, percorrendo un sentiero in parte esposto ma attrezzato con delle corde fisse, arriveremo sull’alveo del fiume. Qui inizierà la parte più rilassante dell’escursione: la scarsa presenza d’acqua ci consentirà di attraversare senza grossi problemi la parte più bella delle gole in un punto in cui le pareti sono così vicine da formare un vero e proprio canyon. Durante il tragitto ci imbatteremo in suggestive pozze d’acqua dove chi vuole potrà rinfrescarsi con un bel bagno.
Proseguendo, incontreremo la traccia che ci condurrà alla spettacolare cascata del Caccamo. Una volta risaliti sul sentiero principale, prima di rientrare a Ripe e quindi alle auto, ci fermeremo a visitare le grotte di Sant’Angelo, dedicate, a partire dall’epoca cristiana, al culto di San Michele Arcangelo. Si tratta tre grosse cavità, vissute fin dall’epoca preistorica e che furono a partire dal 1200 luogo di eremitaggio.